La notizia che sta rimbalzando da alcuni giorni sui siti non convenzionali di tutto il mondo è questa: ci sarebbe (il condizionale è d'obbligo) una stretta correlazione tra l'estrazione del gas, in particolare quello definito shale gas, dai pozzi situati nella pianura padana ed il terremoto di questi giorni.
La colpa sarebbe dovuta al pompaggio ad alta pressione di sostanze utilizzate per ricavare questo tipo di gas che a differenza del gas naturale non si trova in giacimenti (sacche naturali) bensì dentro la roccia, che deve essere di fatto fratturata (fracking) attraverso il pompaggio di sostanze ad alta pressione.
Questi liquidi sparati ad alta pressione (tra l'altro non proprio biodegradabili...) creerebbero delle fratture naturali delle faglie, fuoriuscita di sabbia dal terreno, come sta avvenendo attualmente, e naturalmente numerosi terremoti come è stato accertato a Gennaio nell'Ohio.
Vi invito a leggere con un po' di pazienza i link di seguito:
Che alcune aziende abbiano puntato in Italia su questo nuovo gas è cosa risaputa come testimoniato in questo sito
Alla luce di tutto ciò il mio pensiero è che non è fantascienza.....
Intanto il mio pensiero va a quelle famiglie che hanno perso tutto e a quei tanti bambini privati della loro casa e dei loro giochi.
Ho vissuto anch'io nel 1980 una esperienza simile, che ha devastato indelebilmente la mia adolescenza.
Intanto il mio pensiero va a quelle famiglie che hanno perso tutto e a quei tanti bambini privati della loro casa e dei loro giochi.
Ho vissuto anch'io nel 1980 una esperienza simile, che ha devastato indelebilmente la mia adolescenza.