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domenica 22 aprile 2012

Vedi Napoli e poi...corri






Quest'anno la mezza maratona di Napoli ha avuto per me un significato  particolare , il ritorno insperato alle gare 4 mesi dopo l'infortunio alla schiena  che mi ha stoppato per 50 giorni, ma soprattutto l'incontro con Marco The Yogi, che mi ha onorato della sua presenza nella gara 21 km più ventosa che abbia mai corso.


Ci incontriamo in piazza Trieste e Trento un'ora prima della gara sotto un cielo plumbeo e ventoso e Marco (qui il suo post), in compagnia di Mauro er Moro (qui il suo post), subito mi fa dono della spilletta dei Blogtrotters (oltre che un libro di Sitchin che entrambi apprezziamo) confermando ulteriormente quanto già di buono pensavo di lui: Signori si nasce, diceva Totò, niente di più azzeccato!

Facciamo due chiacchiere piacevoli sulla mia città, sulle sue bellezze, tra i tanti atleti che già cominciano a scaldarsi e poi via con le foto ricordo.


Foto di Yò

Gli spiego il percorso che affronteremo mentre il sole fa capolino a scaldarci un po', cosa gradita soprattutto a Mauro che sotto la sua metallina trema dal freddo. 
"A Napoli non può fare freddo" dico, e come d'incanto nel giro di alcuni minuti il cielo sgombra dalle nuvole e lascia finalmente lo spazio ad un tiepido sole che ci accompagnerà per tutta la gara. Come il vento appunto.


Foto di Yo


Mi vado a spogliare o a vestire che dir si voglia con il dubbio se mettere o no una maglietta sotto la canotta: alla fine propendo per il no e si rivelerà una giusta decisione. 
Dopo una fila interminabile per consegnare le borse (qui la cosa è decisamente da migliorare) ci rincontriamo con Marco in partenza e mi dice che non se la sente di tirarla questa gara; vorrei tanto accompagnarlo ma i duri allenamenti che mi hanno fatto fare i miei amici della squadra in questi giorni non mi tengono a freno, infatti dopo appena cento metri non sta più a fianco.




Mi giro più volte sperando in un suo recupero,  ma nella folla convulsa della partenza lo perdo di vista definitivamente. Ci ritroveremo solo dopo la gara a commentare la splendida giornata passata.


Affronto i primi 8 km al passo del 4.45 ben sapendo che questo è il ritmo che posso portare fino alla fine. L'anno scorso chiusi in 1.40 che fu il mio personale ma quest'anno è un'altra storia.
Affronto il primo passaggio in Via Caracciolo tra decine di turisti curiosi che scattano flash in continuazione con il vento contrario che ci mette subito a dura prova, devo spingere abbastanza per mantenere il ritmo ma siamo all'inizio e penso che al ritorno lo avremo a favore confortandomi decisamente. Questa sarà una previsione errata ahimè. 

Il tunnel in salita di Piedigrotta con il suo caldo asfissiante mi fa perdere qualche decina di secondi e mi sballa il satellitare per qualche minuto: sono madido, ma cerco di mantenere il ritmo. Afferro in uscita una bottiglietta d'acqua e la scolo pian piano per metà.
Dopo il giro di boa nella mostra d'oltremare (qui una seconda critica ci vuole, mi domando perché non erano in funzione le fontane e non c'era la musica classica come sempre....) usciamo e sento che la gamba va. Supero il pass maker dell'1.45 e la cosa mi fa molto piacere: "bene" penso "almeno starò di qui in avanti nel range che mi ero prefissato".

Prima del tunnel in discesa acchiappo Paolo, compagno di allenamenti mattutini, che avevo perso in partenza: ha tirato troppo appresso al pallone dell'1.40 ed è crollato al 9 km, cerco di spronarlo ma è inutile. Ha finito presto la benzina e si ritirerà.
Più avanti prendo pure il mio presidente Ezio, lo sento sbuffare ed è paonazzo in viso, cerco di tirarmelo ma non ce la fa.



Mi metto sul ritmo del 4.40 anche se sono costretto a spingere maggiormente perché nel frattempo il vento è girato e nel tratto tragitto di ritorno è sempre contrario. Sembra di essere una vela di Luna rossa che naviga di bolina......






Tengo questo ritmo fino al 16°, quando comincia la salita verso Piazza Plebiscito dove di solito sono in molti a mollare; sento gli incitamenti degli amici e non mollo, anzi, in uno scatto d'impeto aumento pure il ritmo cercando di raggiungere un gruppetto di compagni a 50 metri, salvo poi rendermi conto che è un suicidio.
Gli ultimi 4 km sul rettifilo sono i più tosti perché mentre sali vedi gli altri che scendono anche se come abitudine di squadra ci incitiamo sempre; manca poco penso, l'ultimo sorso ad una bottiglietta rallentando un po', e chiudo il 20° a 5.15. 
Peccato, ho perso secondi preziosi ma sono stanco e l'ultimo km cerco di recuperare alzando il ritmo ma le gambe sono dure e non rispondono.




Va bene così, chiudo la mezza i Napoli del 2012 in 1h.42m anche se il percorso è stato più lungo di circa 120 mt causa la deviazione per il villaggio dell'America's Cup che stanno smontando.

I miei 21.098 li ho passati in 1h.41.06 e rappresenta un buon tempo per me, in virtù dei fatti di cui sopra. Va bene così, mi sono divertito e sono stato tra amici: la nostra Squadra è arrivata al 4° posto ed ha  conseguito degli ottimi risultati. Bravi tutti!

I Maya dicono che sarà l'ultima mezza maratona di Napoli, non mi resta che leggere il libro che Marco mi ha regalato per regolarmi se è il caso o meno di invitare tutti i Blogtrotters per l'anno prossimo. Io comunque ci proverò.

Noi intanto quest'anno....c'eravamo. 
Un grazie di cuore a Yò e Er Moro





Buone corse a tutti.



venerdì 20 aprile 2012

Un piccolo passo per.....me.



Ci siamo dunque, passo dopo passo Domenica correrò l'ennesima mezza maratona nella mia città, dal 1999 anno del mio debutto credo sia la mia ottava partecipazione, una gara che è una tradizione sportiva e folkloristica che richiama tantissimi partecipanti da tutta Europa.
Quest'anno per me a differenza del passato è forse la gara più travagliata sotto l'aspetto fisico ma anche la più attesa sotto l'aspetto emotivo.

L'infortunio alla schiena che ha condizionato l'inizio dell'anno ha lasciato strascichi nella preparazione a questa gara ed ho dovuto imparare oramai a convivere con il dolorino che di tanto in tanto fa capolino. 
Se guardo indietro però a qualche settimana fa, non immaginavo di riuscire a prepararla e a correrla, anzi a dire il vero pensavo proprio di dover appendere "le scarpe al chiodo". 

"Ciò che non ti ammazza ti fortifica!" mi sentivo ripetere. 

Ho stretto i denti e passo dopo passo ho ripreso a macinare km negli ultimi due mesi per recuperare in fretta; a tal proposito è d'obbligo da parte mia ringraziare gli amici con i quali esco la mattina presto a correre, che mi hanno sempre spronato ed accompagnato nei momenti duri durante le nostre sgroppate mattutine.
Un grazie quindi a Vittorio, Marco, Nunzio, Nicola e Paolo dell'Atletica Marano Amatori.


Questa edizione poi sarà l'occasione per ritrovare (dopo la breve parentesi di Ostia 2011) Marco theYogi il Blogtrotter più simpatico che il panorama podistico potesse offrire, che ha mantenuto fede alla sua promessa fattami l'anno scorso di venire a Napoli. 
Insieme a Mauro er Moro si cimenterà, credo per la prima volta, sulle vie di Partenope: spero di riuscire a correre tutti i 21 con lui, magari possiamo parlottare un po' se la fatica ce lo consente, anche se, a occhio, ogni suo passo è il doppio del mio, per cui dovrò impegnarmi molto..:)

L'anno scorso chiusi in un dignitoso 1.40 alto che è il mio personale, quest'anno invece per i fatti di cui sopra, prevedo solo di chiuderla dignitosamente.
Il meteo ad oggi prevede un po' sole e un po' pioggia con temperatura fresca.

Speriamo almeno si sbaglino loro con le previsioni. 

Buona corsa a tutti.  



martedì 3 aprile 2012

22 X 22


    


22 motivi per non correre qui il 22
  1. Perché i napoletani mi sono antipatici (e il primo è proprio Massimo);
  2. Perché sono uno che si lava e non voglio respirare in partenza la puzza delle ascelle di chi non è abituato a farlo;
  3. Perché c’è tanta munnezza per strada che i miei polmoni ne risentirebbero;
  4. Perché preferisco andare a fare quella garetta lì, paesino di gente che lavora, piuttosto che correre sul lungomare della Città dei fannulloni;
  5. Perché ho visto Gomorra ed i napoletani sono tutti camorristi;
  6. Perché mi muovo sempre con mia moglie, e lei potrebbe essere scippata della collanina;
  7. Perché anch’io, pur correndo a 3.30, potrei essere scippato della collanina;
  8. Perché mi sento un top runner d’elite e non corro gare dove non ci sono premi sostanziosi;
  9. Perché “io………..per carità, dovessi prendermi una malattia!!”
  10. Perché…..”Napoli? Io sono un vero Runner, ho corso a New York, ad Amsterdam, a Londra..!!”
  11. Perché  a Napoli sanno fare solo la pizza e suonare il mandolino;
  12. Perché gli spaghetti li odio e la sfogliatella fa ingrassare;
  13. Perché "io d'estate vado a Capri, ma odio Napoli"
  14. Perché, “non posso, sto preparando le olimpiadi di Londra!”
  15. Perché anche se vinco poi mi rubano la coppa!
  16. Perché se non vinco mi rubano la macchina!
  17. Perché se non mi rubano la macchina, mi rubano i bagagli!
  18. Perché sono leghista e ce l’ho duro!
  19. Perché io pago le tasse e loro no!
  20. Perché ho sempre sperato nell’eruzione del Vesuvio, dovesse succedere proprio il 22 Aprile?
  21. Perché........ perché, sai…………dovessi trovarmi bene ed innamorarmi di Partenope, che cazzo vado a dire agli amici al bar!!!  
  22. Perché............................................................................(SI PREGA DI SCRIVERE IN STAMPATELLO LE PROPRIE RAGIONI) 

Buone corse a tutti, ovunque, quandunque, comunque.

ps.
Io, nonostante tutto, ci sarò!

lunedì 18 aprile 2011

Vietato sfumare





Bella ed impossibile la mezza di Napoli 2011: bella per il suo percorso, unico, tra i riflessi lucenti sul mare e le folate di vento salmastro, impossibile per i suoi continui saliscendi e strappi, che spezzano il ritmo continuamente.

Mi ero dato come obiettivo l'under 100, e ahimè, l'ho accarezzato e coccolato in gara, ma l'ho visto sfuggire per pochi secondi, mentre correvo l'ultimo km vedevo la linea dell'1:40 allontanarsi (un po' quello che si vede nelle gare di nuoto mondiali) ho sperato sino all'ultimo che si fermasse o che io, spinto da un sussulto di nano energia, potessi riagguantarlo......
Chiudo in 1:40:45,  una mangiata di fave dal personale, un'inezia dalla soddisfazione, eppure ho tolto più di un minuto dalla RmOs che è però più veloce.
Forse se non ci fosse stato un vento a tratti impossibile non avrei perso quei fatidici 45 sec, forse se non ci fossero state tutte quelle salite avrei sofferto meno ed avrei raggiunto lo scopo, forse.......se avessi tre ruote sarei un carretto!




Parto con l'amico e compagno di allenamento Genny dopo aver pianificato la gara: i primi 10 km a 4.40 poi spariamo a 4.30. Dopo una prima fase iniziale convulsa fatta da continui sorpassi, spintoni, cambi di ritmo e carreggiata riusciamo a metterci a ritmo anche se continuamente devo richiamarlo perchè tende ad aumentare il ritmo. 





Dopo la salita nel tunnel che ci porta a Fuorigrotta (a proposito è lo stesso percorso rodato della Maratona) dove mi salta il gps ed entriamo nella mostra d'oltremare tra fontane e musica classica, chiudendo i 10 km. 
Ritorniamo a Via Caracciolo ma il vento forte contrario ci rende la vita difficile con le sue folate gelide, trasformando i 4 km del lungomare in un'avventura, tant'è che gli occhi cominciano a lacrimare. 
Ripassiamo a Piazza del Plebiscito e non riesco a tenere più il ritmo dei 4.30, grido a Genny che devo recuperare e lo vedo via via allontanarsi. Va bene così, comincia ora la mia gara in solitudine.
Affronto Via Toledo in leggera salita con una decina di metri di munnezza che mi infastidiscono non poco.....penso, beh questi sono i veri biglietti elettorali dei nostri governanti! Vergogna!


Vedo Genny ad un centinaio di metri, mancano 5 km e cerco di raggiungerlo mentre attraversiamo il lungo rettifilo (Corso Umberto I) in andata che è leggermente in salita. Mi riavvicino al mio amico oramai sono ad un 100 metri e mancano due km. Passiamo in Piazza Municipio, sono mandido di sudore ed ingollo al volo mezza bottiglia di acqua rallentando il passo, poi riprendo a correre bene. Incontro Genny nel senso contrario sotto la Questura posso raggiungerlo ma la mia benzina è finita, non ho più energie, sono spossato e penso ora solo ad arrivare. Oramai manca poco, passo il San Carlo tra gli incitamenti di alcuni amici e vedo il crono segnare 1.39:50.
Arrivo al plebiscito ma il personale è oramai sfumato.....
Genny chiude in 1:38:04, confermando quanto di buono ha fatto alcune settimane fa ad Agropoli.


Ieri sera grande aspettative per la partita contro l'Udinese: traversa, rigore sbagliato, due eurogoal di giocatori che con il Napoli hanno un filo diretto.
Anche qui tutto sfumato, oramai il tricolore è del papi e della sua squadra, che il diavolo se lo porti, e noi dobbiamo guardarci le spalle.

Tutto sfumato quindi altro che preludio.

Ma la regola è VIETATO SFUMARE, non è ancora detta l'ultima parola. 
Per entrambi.

Massimo by Yogi

Massimo by Yogi
Shhh......zitt a chi sap' o juoc'!

Roma ostia

Roma ostia

Arrivo della maratona di Napoli 2011